Ecco un video molto molto buffo e davvero ben fatto di Oscar Boyson, pubblicato su Vimeo, sulla mania dei turisti che, in piazza dei Miracoli, ad ogni ora del giorno, in pose da « Tai Chi », si fanno la foto fingendo di sostenere la torre di Pisa. Eccolo:
Ed ecco un'altro video, pubblicato su YouTube, di qualcuno che si diverte a prendere in giro i turisti, in modo simpatico, facendogli il « batti cinque » [« the high five»] mentre sono in posa e prendendoli alla sprovvista:
E, a proposito della Torre di Pisa, ecco altri tre video interessantissimi che ci spiegano il motivo per cui la Torre di Pisa pende e il tipo di interventi intrapresi per ridurne la pendenza. Nel primo video, Why does the Leaning Tower of Pisa Lean, Jheni Osman, di Head Squeeze, ci spiega, in breve e con una grafica simpaticissima, il perché. Il secondo video, On the Inside: The Leaning Tower of Pisa, è del 2011, anno in cui la Torre è stata riaperta al pubblico. Il terzo video, La torre di Pisa, fa parte della bellissima serie di documentari Capolavori delle grandi civiltà, a cura di Piero Angela.
A quanto pare c'è una parola in giapponese per indicare una pila di libri non (ancora) letti: « tsundoku ». Ecco nella foto sopra il nostro bel « tsundoku » sul comodino. Chissà se l'assicurazione copre ferite da crollo di « tsundoku » sulla testa durante il sonno? Grazie Valentina per la segnalazione!!! Non solo abbiamo, a casa sul comodino, un « tsundoku » da Torre di Pisa ma abbiamo anche una montagna di libri qui ad Italia 500. Inevitabilmente spunta lo studente che ci chiede: « Li avete letti tutti? ». La nostra risposta è un banale e leggermente stizzito: « No ». Umberto Eco, dall'altro canto, a chi gli pone la stessa domanda, ha delle risposte molto più argute della nostra, riportate in un libro piacevolissimo: This is Not the End of the Book (Non sperate di liberarvi dei libri), che consiste di un lungo dialogo erudito e divertente, pieno di riflessioni filosofiche e aneddoti, tra l'autore de Il nome della rosa e Jean-Claude Carrière, sceneggiatore cinematografico, scrittore e drammaturgo francese, entrambi grandi bibliòfili. Ecco le riposte di Eco: There are several ways of responding to the person who comes to your house, notices your impressive library and can only think to ask, 'Have you read them all?' One of my friends used to say, 'And more, my dear sir, and more.' Personally, I've two replies. The first: 'No. These are just the books I'm planning to read next week. The ones I've already read are at the university. 'The second: 'I haven't read any of these books. Why would I keep them, otherwise? 'There are of course more contentious responses, if you're willing to further antagonise and even anger your guest. The truth is that we all own dozens, or hundreds, or even thousands (in the case of an extensive library) of books that we haven't read. And yet when we eventually pick them up, we find that they are already familiar. How is that? How do we already know the books that we haven't read? Firstly, there's the esoteric explanation - there are these waves that somehow travel from the book to you - to which I don't subscribe. Secondly, perhaps it's not true that you've never opened the book; over the years you're bound to have moved it from place to place, and may in the process have flicked through it and forgotten that you've done so. Thirdly, over the years you've read lots of books that have mentioned this one and so made it seem familiar. There are thus several ways to know something of books that we haven't read. Which is a good thing - otherwise how would one ever find time to read the same book four times? A proposito di Umberto Eco vi proponiamo due video molto interessanti in cui abbiamo modo di visitare, anche se solo brevemente, le biblioteche di casa dell'autore. Nel primo video, del canale televisivo norvegese NRK2 (che troverete in basso o su YouTube), Eco parla del suo romanzo The Prague Cemetery (Il cimitero di Praga). Il secondo video, Signs and Wonders: The Worlds of Umberto Eco, è un documentario trasmesso nel lontano 1996 dalla SBS nell'allora bellissimo programma contenitore chiamato Masterpiece, condotto da Andrea Stratton. Noi l'abbiamo registrato all'epoca su videocassetta quindi la qualità non è eccezionale ma è un documentario assolutamente affascinante girato nell'anno in cui Eco aveva appena pubblicato The Island of the Day Before (L'isola del giorno prima). Buona visione! L'inimitabile e simpaticissimo Tony Tardio, noto presentatore radiofonico della stazione 3AW di Melbourne, è tornato dalla sua vacanza in Italia ed è tornato a condurre il suo programma settimanale su Rete Italia in compagnia della meravigliosa Eleonora. Il programma, che consiste di una serie di interviste spesso interessantissime, e che va in onda ogni venerdì dalle 10.00 alle 12.00 (in replica la domenica mattina, 10.00 - 12.00), è condotto principalmente in inglese ma, di tanto in tanto, Tony racconta una sua esperienza o parla di quello che gli sta passando per la testa in un miscuglio d'italiano e dialetto che è simpaticamente buffo. Fino a qualche mese fa si poteva riascoltare il programma in podcast ma ora non più, quindi ce ne incarichiamo noi e, quando possibile, lo pubblicheremo qui sul nostro blog. Non abbiamo la più pallida idea di quanto sia legale o meno farlo però è un vero peccato « perdere » certe interviste. Quindi, in basso, troverete la puntata di ieri, 14 novembre, in Mp3. Nella puntata Tony ed Eleonora parlano con Michael McGurk, un signore inglese che, insieme alla moglie, si è trasferito e vive in Basilicata da qualche anno, e con una simpatica coppia australiana che ha trascorso qualche settimana dal signor McGurk avvalendosi di un programma chiamato Workaway, grazie al quale è possibile viaggiare e ottenere vitto e alloggio in cambio di lavoro. Seguono due interviste con il senatore Francesco Giacobbe e l'editore capo de La FIamma e Il Globo, Dario Nelli. Inoltre, al 28esimo minuto circa, potrete ascoltare una delle canzoni più belle di Samuele Bersani: Un periodo pieno di sorprese (incluso, in basso, il video e il testo della canzone; per vedere il video su YouTube, e leggere i commenti, cliccate qui; la canzone è disponibile nel negozio australiano di iTunes al prezzo di $1.29). Per coloro che sono autorizzati ad accedere alle « lezioni online » abbiamo preparato una lezione per Un periodo pieno di sorprese: cliccate su « Log in » nella barra del menù in alto. Buon ascolto!!! Samuele Bersani: Un periodo pieno di sorprese (2009)
Comincia a ingiallirsi il nero del livido non è più così tanto nitido e da oggi il dolore ritorna semplicemente sottocutaneo ho cambiato la scheda al telefono ho lavato nel lago lo spirito e nel farlo il tuo corpo ha finito per essermi estraneo è un periodo pieno di sorprese e non si contano più le offeso che per decenza mi rimangerei ma ero stanco di sentirmi come uno straccio sotto ai tuoi piedi mi sarebbe esploso il cuore prima o poi alla parte non mi presto del povero cristo e perchè mai tu l’hai data a me puoi rispodere perchè io dove finisco in quale labirinto se non c’è uscita o speranza di evadere continua a ingiallirsi il nero del livido non è più di dominio pubblico e da oggi il ricordo diventa eternamente contemporaneo la vendetta è servita sul tavolo da strapparti dei fili dal cofano ma nel farlo il piacere sarà quello si momentaneo è un periodo pieno di sorprese in sottofondo a queste imprese la musica pian piano salirà voglio prendermi un registratore per tenerci dentro le parole di quel proverbio che mi servirà alla parte non mi presto di chi è crocifisso e perchè mai tu l’hai data a me puoi rispondermi perchè io dove finisco in quale meccanismo se non c’è uscita o speranza non c’è nessuna certezza di evadere alla parte non mi presto del povero cristo e perchè mai tu l’hai data a me puoi rispodere perchè io dove finisco in quale labirinto se non c’è uscita o speranza non c'è nessuna certezza di evadere
La basilica di Santa Maria Novella a Firenze è, come tutte le chiese fiorentine, uno scrigno di capolavori d'arte ed è una tappa obbligatoria per tutti coloro che si recano a Firenze. Pochi sanno che a pochi passi dalla piazza antistante alla basilica, in via della Scala, si trova l'Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella che merita assolutamente una visita. Nella cartina in basso vedrete esattamente dov'è situata rispetto a piazza Santa Maria Novella:
The Basilica di Santa Maria Novella in Florence is, like all Florentine churches, a treasure chest of artistic masterpieces and a "must see" for all those who travel to Florence. Not many people know that, a short distance from the square in front of the Basilica, in via della Scala, is located the Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella which absolutely deserves a visit. In the map below you'll see exactly where it's situated in relation to piazza Santa Maria Novella:
Il nome Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella è abbastanza strano perché
oggigiorno associamo la parola officina a luoghi dove si effettuano lavorazioni meccaniche e metallurgiche, a livello industriale o artigianale, ma anticamente si usava in modo molto più generico per indicare qualsiasi luogo dove si lavorava e si produceva qualcosa, inclusi i luoghi dove si preparavano i farmaci. La componenete profumo-farmaceutica del nome risale al fatto che, nel 1221, quando i Domenicani crearono il primo nucleo di quello che sarebbe poi diventato il convento di Santa Maria Novella, crearono anche un'infermeria per la cura dei frati e dei fedeli e un'officina per la produzione di farmaci, molti dei quali a base di erbe ed essenze ed alcuni di questi somministrati attraverso l'olfatto. Col passare del tempo, oltre ai farmaci di carattere olfattivo, i frati si sono dedicati anche alla produzione di profumi. Oggigiorno l'Officina offre una vasta gamma di prodotti a base di erbe ed essenze tra cui tisane, sciroppi, liquori, profumi, saponi, creme, "pot-pourri", candele aromatiche, e così via. Se cercate delle aspirine o delle supposte antiinfiammatorie è inutile recarvi all'Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella ma se volete scoprire un posto incantevole, pervaso da profumi ed atmosfere uniche, dovete assolutamente visitarla. Per saperne di più, acquistate l'ultimo numero di Vogue Living Australia (in edicola a $9.99) che ha dedicato un articolo all'Officina scritto da Annemarie Kiely ed accompagnato da delle belle foto di Sharyn Cairns. Troverete un'altro articolo molto interessante, del Smithsonian Magazine, sulla storia dell'Officina cliccando qui. In basso, abbiamo pubblicato due video molto interessanti, in inglese o sottotitolati, dedicati all'Officina. The name Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella is fairly strange because these days we associate the word officina to places where one carries out mechanical or metallurgical work, at an industrial or artisanal level, but in the past the term was used in a much more generic sense to indicate any place where one used to work and produce something, including places where one used to produce medicines. The profumo-farmaceutica component of the name is due to the fact that, in 1221, when the Dominicans created the first nucleus of what would later on become the Convent of Santa Maria Novella, they also created an infirmary to treat the monks and the faithful and a laboratory for the production of medications, many of which were based on herbs and essences, and some of which would be administered olfactorily. With the passing of time, apart from olfactory medications, the monks dedicated themselves also to the production of perfumes. Today the Officina offers a wide range of products based on herbs and essences amongst which infusions, syrups, liqueurs, perfums, soaps, creams, potpourris, aromatic candels, and so forth. If you are looking for some aspirins or anti-inflamatory suppositories there is no point visiting the Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella but if you would like to discover an enchanting place, pervaded by unique perfumes and surroundings, you must absolutely visit it. To discover more about the place, purchase the latest issue of Vogue Living Australia (in newsagencies; $9.99) which has dedicated an article to the Officina written by Annemarie Kiely and accompanied by lovely photos by Sharyn Cairns. You'll also find another very interesting article, featured in the Smithsonian Magazine, on the history of the Officina by clicking here. Below, we've posted two very interesting videos, in English or subtitled, dedicated the the Officina.
E infine, ecco altri tre video in italiano dedicati all'Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella. (Per coloro che sono autorizzati ad accedere alle «lezioni online» abbiamo preparato una lezione per ognuno dei tre video: cliccate su «Log in» nella barra del menù in alto.) Nel primo video, Gianluca Foà, il direttore commerciale dell'Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella, spiega le origini dell'Officina. Nel secondo video, l'attore e conduttore del programma Conosco un posticino, Corrado Fortuna e il suo cicerone di turno, Federico Russo di Radio Deejay, ci portano a visitare l'Officina. Bella la visita all'antica sacrestia del Monastero affrescata con storie della Passione di Mariotto di Nardo del 1385. Il terzo ed ultimo video è tratto dal programma della Rai, TG2 Eat Parade, e ha come soggetto un liquore prodotto dall'Officina: l'Alkermes, che deriva il nome dall'arabo « quirmiz » che significa « colore scarlatto ». Buona visione!!!
And finally, here are three more videos, in Italian, dedicated the the Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella. (For those who are authorized to access the online lessons we've prepared a lesson for each of the three videos: click on "Log in" in the menu bar at the top of the page.) In the first video, Gianluca Foà, the Sales Manager of the Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella, explains the origins of the Officina. In the second video, the actor and presenter of the programme Conosco un posticino, (lit. I know a little place) Corrado Fortuna and his guide for this episode, Federico Russo of Radio Deejay, take us to visit the Officina. Their visit to the old sacristy of the Monastery, frescoed with stories from the Passion by Mariotto di Nardo dating to 1385, is lovely. The third and final video is from a Rai television programme called TG2 Eat Parade, and deals with a liqueur produced by the Officina: the Alkermes, which derives its name from the arabic word "quirmiz" which means "scarlet in colour". Happy vision!!!
Nel precedente articolo del nostro Blog abbiamo menzionato Andrea Camilleri e, gironzolando su YouTube, ci siamo imbattuti in questo documentario della BBC dedicato alla storia del genere noir italiano. Il documentario prende in esame le opere di, appunto, Andrea Camilleri, di due grandi scomparsi della letteratura italiana, Carlo Emilio Gadda e Leonardo Sciascia, di Giancarlo De Cataldo, l'autore di Romanzo criminale, di Barbara Baraldi, Massimo Carlotto e di Carlo Lucarelli, ed è molto interessante.
In our preceding Blog post we mentioned Andrea Camilleri and, wandering around YouTube, we came across this BBC documentary dedicated to the history of Italian crime fiction. The documentary examines works by, of course, Andrea Camilleri, by two great authors of Italian literature, now passed away, Carlo Emilio Gadda and Leonardo Sciascia, by Giancarlo De Cataldo, author of Romanzo criminale, by Barbara Baraldi, Massimo Carlotto and by Carlo Lucatelli, and is very interesting.
A proposito di Leonardo Sciascia, per coloro che non lo conoscessero, abbiamo caricato, in Pdf, un ottimo saggio scritto da Verina Jones dedicato a Sciascia, pubblicato in un libro interessantissimo del 1984: Writers and Society in Contemporary Italy: A Collection of Essays, edito da Michael Caesar e Peter Hainsworth. Il libro, reperibile su Amazon, contiene, oltre ad una sintesi della storia d'Italia dal dopoguerra agli anni '80, saggi dedicati alla Neo-avanguardia degli anni '60, ad Umberto Eco, Franco Fortini, Andrea Zanzotto, Pier Paolo Pasolini, Dario Fo, Dino Buzzati, Elsa Morante, e ad Italo Calvino.
Talking about Leonardo Sciascia, for those who are not familiar with him, we've uploaded, in Pdf format, an excellent essay written by Verina Jones dedicated to Sciascia, published in a very interesting 1984 book: Writers and Society in Contemporary Italy: A Collection of Essays, edited by Michael Caesar and Peter Hainsworth. The book, available at Amazon, contains, apart from a concise history of Italy from the post-war years to the 80's, essays dedicated to the avant-garde Italian literary movement of the 60's, to Umberto Eco, Franco Fortini, Andrea Zanzotto, Pier Paolo Pasolini, Dario Fo, Dino Buzzati, Elsa Morante, and to Italo Calvino. |
AuthorAt Italia 500 we've been offering Italian courses, in Sydney, since 1995 and one of the most beautiful aspects of learning Italian is that it opens the door to a culture of unrivalled richness and diversity. In this blog we'll be sharing some of our favourite books, movies, places in Italy to visit, music, links to podcasts, information about local and international Italian themed events, and the odd "personal" view, in the hope that it will encourage you to delve further into a culture which continues to inspire us and millions of people all over the world. Archives
December 2020
Categories
All
|