Conte lascia palazzo Chigi* (SIGH!**) e i dipendenti lo salutano con un lungo applauso! (SOB!**)13/2/2021
Per fortuna non insegno il latino, non credo nelle scie chimiche, e non faccio il veggente perché altro che: "il governo non solo non cadrà ma uscirà da questa crisi rafforzato", come avevo proferito nel nostro articolo di blog precedente. Infatti il governo Conte-bis è caduto e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato l'incarico di formare un nuovo governo al nostro "Super Mario" Draghi, ex-presidente della Banca centrale europea, e colui che pronunciò la mitica frase "Whatever it takes" nel 2012, a sostegno dell'euro che all'epoca era in grande difficoltà. Il nostro beniamino, TvBoy, ha immediatamente dedicato, non un murale, bensì un'installazione - rubinetto compreso! - al nostro Super Mario:
Tutti, ma proprio tutti, i "giornaloni", come li definisce il giornalista Marco Travaglio, stanno facendo a gara a osannare il nuovo messia anche se c'è qualche San Tommaso che osa dubitare, come lo storico d'arte Tomaso (una emme) Montanari o quei "quattro gatti" (senza offesa!) increduli di Una città in comune :
Il Governo Draghi nasce per dare a grandi imprese, banche e Unione Europea, maggiori garanzie di quanto poteva dare il Governo Conte Bis, nella spartizione dei miliardi di euro del Recovery Fund (soldi presi a prestito) e nel gestire partite molto delicate, a partire dallo sblocco dei licenziamenti, più volte rimandato, ma ormai chiesto a gran voce da Confindustria. Al di là della retorica e della presenza di eventuali “tecnici” nell’esecutivo, sotto la guida “autorevole” di Mario Draghi, non sarà certo un governo tecnico o neutrale: sarà infatti chiamato a scegliere a chi destinare le risorse operando profonde ristrutturazioni, come gestire la questione sociale e sanitaria e a portare avanti le solite “riforme necessarie per modernizzare il paese”, basate sulla riduzione dello stato sociale e dei diritti di chi lavora. Con una ulteriore accentuazione, già evidente nei Governi precedenti, del potere del Governo rispetto al Parlamento chiamato solo a ratificare le scelte dell’esecutivo. Il tutto in un clima di “unità nazionale” dove le scelte fatte “per il bene del paese” saranno presentate come inevitabili e tecniche, da non mettere assolutamente in discussione da parte di cittadini, movimenti e sindacati, se non altro per senso di “responsabilità”.
Articolo completo qui.
Inoltre, c'è chi ritiene che colui che si fa chiamare Mario Draghi, non sia altro che Cristo in persona che indossa una maschera da Mario Draghi e che il vero Mario Draghi sia rinchiuso - mani e piedi legati ma non imbavagliato! - in una cantina in Umbria. Una coppia di amanti, in cerca di un luogo appartato, asserisce di aver sentito ripetute grida di "Whatever it takes!" provenire dalla cantina.
E il nostro caro (senza alcun sarcasmo) Giuseppe Conte? Beh, Conte ha annunciato il suo pieno appoggio a Draghi e, tutto a un tratto, sembra essere sparito dalla scena politica. Sperando che ritorni presto, vi lasciamo con l'intervento al programma Otto e mezzo, del 23 gennaio, di un vecchio giornalista e scrittore chiamato Furio Colombo che ha spiazzato la Gruber, gli altri ospiti del programma, e soprattutto noi telespettatori, elogiando Conte. Roba da matti! |
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